lunedì 2 dicembre 2013

Quanto ci costa riparare un Condizionatore

Il condizionatore d'aria fisso, quello a muro è l'elettrodomestico più antipatico e costoso da riparare insieme alla lavastoviglie, frigorifero e lavatrice. E' facile capirne il perchè. I tecnici devono venire a casa e quindi dobbiamo pagare la chiamata o l'uscita. I prezzi variano dai 40 agli 80 euro. Questo importo ovviamente ci viene scalato dall' intervento finale, ma le cose non sono chiare come sembrano.

Facciamo un esempio. Il condizionatore non ci parte più. Ora che è arrivato il freddo ci siamo accorti che non funziona più in pompa di calore, ovvero per erogare il riscaldamento. Molto spesso dipende dal sensore di uscita dello scambiatore di calore, o dalla sonda che può trovarsi sia nell' unità interna che esterna. Molte marche, ad esempio Lg, vogliono far passare l'intervento sotto il loro controllo. Non siamo obbligati a fare aggiustare il condizionatore da loro, se non è in garanzia, ma spesso ci sentiamo dire dagli installatori che non hanno i pezzi di ricambio originali.

Cosa succede quindi? Chiamate una ditta per aggiustare il vostro condizionatore, i tecnici vengono a casa e riscontrano un problema che non sono in grado di risolvere perchè il pezzo di ricambio non si trova. Cosa si fa? Nulla, pagate i 50 euro della chiamata e non avete risolto il problema. Ci sono tecnici giudiziosi che si ingegnano anche se non hanno i ricambi originali anche perchè, se si tratta di un termistore o di cose elettriche, spesso vanno bene quelli che si trovano in un normale negozio della vostra zona e che costano pochi euro.

Potrebbe essere un problema di ricarica, in questo caso i prezzi oscillano tra i 75 e 100 euro. Solitamente quando i tecnici non ci capiscono nulla o non hanno voglia di fare un lavoro fatto bene dicono che è la scheda elettronica. In questo caso la riparazione, specie se il condizionatore è di tipo economico, non vale la pena. Anche in quest'ultimo caso un tecnico giudizioso potrebbe controllare cosa non va nella scheda, potrebbe essere "andato" un condensatore, una resitenza, senza parlare dei fusibili. Controlli che vengono eseguiti in pochi minuti con tester ed altri misuratori.

mercoledì 24 luglio 2013

Meglio On-Off o Inverter nell'acquisto di un Condizionatore d'Aria

Una delle sigle che troviamo più spesso indicate in un condizionatore è INVERTER. Si tratta di una tecnologia legata al funzionamento dell'apparecchio. Al contrario potremmo trovare ON-OFF. Quindi si tratta di scegliere: compriamo un condizionatore Inverter oppure On-Off. Quale dei due sistemi è il migliore? Risponderemo alla fine di questo articolo, nel frattempo vi spiegheremo cosa significano queste due sigle.

On-Off: il condizionatore si accende (On) e si spegne (Off) quando ha raggiunto la temperatura impostata dall' utente grazie alla rilevazione del termostato. Il ciclo si ripete all' infinito fin quando non spengiamo definitivamente il condizionatore.

Inverter: il condizionatore non si spenge mai. Una volta che sta per raggiungere la temperatura desiderata inizia ad abbassare la sua "potenza" fino ad arrivare anche al 50%. In questo modo mantiene la temperatura costante.

Quale dei due è da preferire? Diciamo subito che sul mercato la maggiorparte dei condizionatori che si trovano sono Inverter, gli On-Off sono quelli economici, molto economici. Non è raro trovare un modello On-Off a 200-300 euro, sono soprattutto i climatizzatori portatili ad utilizzare questa tecnologia.

La maggiorparte dei consumatori preferisce gli inverter anche perchè presentano numerosi vantaggi, primo fra tutti il risparmio energetico. Abbiamo già trattato l'argomento in alcuni articoli del nostro blog, i condizionatori sono dei divoratori di energia elettrica, arrivano a consumare anche 1000 watt l'ora. Con l'inverter una volta che il condizionatore sia andato a regime, si abbatte il consumo del 50%. Insomma l'inverter fa partire il compressore ad una potenza del 100% e poi piano piano si abbassa fino a mantenersi costante.

L'on-off spara al 100%, poi si spenge, poi si riaccende e così via. La differenza in termine di rumorosità segna un punto nuovamente a favore dell' Inverter che, ovviamente, una volta che mantiene costante e bassa la sua potenza, emetterà meno rumore.

L'On-Off inoltre spara sempre aria al massimo della sua potenza, a chi è nelle vicinanze non farà piacere ricevere una scarica di aria fredda tutta insieme.

Insomma l'inverter sembra che sia la soluzione migliore per tutti, a parte il fattore economico gli On-off sono perdenti su tutta la linea, ma c'è un però. Pensateci. Facciamo l'esempio di un condizionatore installato in una stanza attigua alla nostra. 

Vorremo che la notte rinfreschi la parte attigua (ad esempio la stanza da notte, dove dormiamo). Non vogliamo avere il condizionatore puntato addosso e quindi lo abbiamo messo nella stanza comunicante. Il termostato del condizionatore inverter rivela la temperatura nella stanza in cui si trova, non in quella attigua. Dopo circa una mezz'ora abbassa le sue performance e va a regime. Inizia a fare caldo, non ce la fa a rinfrescare la stanza accanto. Con gli On-Off questo non sarebbe successo perchè potevamo lasciare sempre il condizionatore acceso alla potenza desiderata.

lunedì 1 luglio 2013

I raffrescatori ad Acqua Prezzi e Consigli

Come alternativa ai condizionatori d'aria, per combattere il caldo, non ci sono solo i ventilatori, ma anche quelli che vengono comunemente chiamata "raffrescatori". Di cosa si tratta? Sistemi piuttosto semplici composti da una ventola che spinge l'aria in una "scatola" impregnata d'acqua. L'aria che uscirà dalla parte opposta sarà più fresca. Il funzionamento è a grandi linee questo.
Non dobbiamo confondere i raffrescatori con i nebulizzatori che sono quelli che vediamo spesso i bar e locali all' aria aperta dove ci sono dei ventilatori con accanto dei spruzzini che ogni 20 o 30 secondi nebulizzano un po' d'acqua per aria.

Insomma abbiamo spiegato il funzionamento, ma nella pratica cosa cambia rispetto ai condizionatori? Beh il consumo è ovviamente minore. Qui non abbiamo bisogno di un compressore e del suo relativo motore ingombrante che assorbe energia. Un raffrescatore o rinfrescatore per una stanza di 45mq consuma al massimo 400 watt, il 30% in meno di un condizionatore ad esempio da 12btu che va a regime, senza considerare che allo spunto un climatizzatore ne consuma anche 1000 di watt.

UN OTTIMO RINFRESCATORE EVAPORATIVO ad acqua per la casa E' QUESTO MODELLO QUI DI ONE CONCEPT in offerta su Amazon.

Anche in questo caso ci sono dei modelli fissi e portatili. Entrambi ovviamente hanno bisogno di acqua per funzionare, per questo moldi modelli hanno bisogno dell' allaccio diretto al rubinetto, altri dispongono di una vaschetta di stoccaggio, ma è comunque limitante perchè il consumo è di circa 5-6 litri di acqua l'ora nei modelli più piccoli, l'autonomia in questo caso è limitata.

Il limite dei raffrescatori è comunque legato all' umidità. Ovviamente essendoci acqua nell'aria l'umidità sarà più alta mentre la temperatura si può abbassare fino a 7 gradi, un bel sollievo comunque per le afose notti estive.

I prezzi: su Internet sono disponibili per la vendita molti modelli di altrettante società. I prezzi partono da 400 euro per i raffrescatori professionali più piccoli che comunque sono idonei per ambienti fino a 40 mq.
Ad esempio quelli dell'Art-Eco, oppure quello della Bimar che costa 120 euro e ha una vaschetta da 20 litri che lo rende autonomo e portatile.

sabato 22 giugno 2013

I condizionatori Canalizzati


Siete mai stati in un albergo? Si per forza. Vi siete mai chiesti da dove provenisse quel flusso costante di aria condizionata? Avete mai alzato gli occhi? Probabilmente avrete notato una controsoffittatura da cui spuntavano delle griglie, è da lì che arriva l'aria. Si tratta dei condizionatori canalizzati ovvero un impianto realizzato in una specie di "galleria" in metallo dove scorre l'aria nascosto dal controsoffitto.


L'aria esce in ogni stanza spinta da ventilatori a tecnologia inverter tramite una griglia in cui c'è una bocchetta per l'aspirazione dell' aria calda ed una che butta l'aria fredda. Il tutto è gestito da un unico o più motori posti all' esterno dell' abitazione o dell'ufficio che serve tutto il circuito. 

Il condizionamento canalizzato viene utilizzato in maniera particolare per strutture come alberghi, hotel, uffici, negozi. Ogni tanto anche per abitazioni private, specie se si sta ristrutturando casa e si vuole evitare l'installazione di uno split in ogni stanza.



I vantaggi:
il motore è uno sole e serve tutta la casa: ovviamente andrà sovradimensionato perchè deve poter funzionare raffreddando un'intera casa. Si possono ovviamente usare più motori in parallelo per aumentare l'efficienza.


Si evita l'installazione degli antiestetici split a muro, il condizionamento è ben nascosto dal controsoffitto.


Svantaggi:
se vogliamo "parzializzare" il condizionamento, ovvero utilizzarlo solo in una stanza, il condizionamento canalizzato non è il massimo della vita. Anche se tramite "serrande elettriche" si può chiudere il condizionamento in ogni stanza, il consumo potrebbe essere superiore.


I produttori: Daikin ha già delle soluzioni pronte che si integrano nei controsoffitti di negozi ed uffici. Skyair ad esempio è un sistema con ventilatori che al massimo del suo uso ha un rumore di soli 29db.


Meglio canalizzato o con split:
le variabili da prendere in considerazione sono tante per decidere. Il canalizzato costa di più, la sua realizzazione è più complessa. Lo split è più semplice, ma forse alla lunga meno efficiente e più complesso da gestire. Pensate ad un grande ufficio o negozio in cui ogni volta dobbiamo accendere magari 10 o 20 split, gestire la temperatura ecc. 

lunedì 17 giugno 2013

Come nascondere il condizionatore

Diciamocelo: gli split dei condizionatori sono brutti, all'interno di una casa, appesi al muro non ci stanno proprio bene. Immaginate un appartamento con un design classico, mobili antichi e poi lì ecco spuntare il climatizzatore, come fare a nasconderlo? Possiamo occultarlo alla vista? Di soluzioni per rendere "invisibile" il condizionatore ce ne sono diverse, vediamone alcune.

Soluzione fai da te: possiamo realizzare un controsoffitto o comunque installare lo split in una nicchia. Quando il condizionatore è acceso ovviamente dobbiamo aprirla, oppure la parte frontale la copriamo con delle griglie che rendono invisibile il contenuto interno.

Mitsubishi ha in catalogo una soluzione già pronta. Si chiama Alasplit, è un sistema motorizzato che si apre e chiude in maniera automatica all'accensone e spegnimento di un condizionatore tramite telecomando. Lo sportello si apre e fa uscire l'aria quando è in funzione. E' composto da tre pannelli di alluminio. Uno fisso e gli altri due che si aprono. Possiamo installare qualsiasi tipo di split per condizionatore (vedi prima foto). Alasplit si può inserire in controsoffitti, oppure in vani già realizzati e nasconde completamente alla vista qualsiasi tipo di condizionatore.

Lg invece che nascondere i propri condizionatori, li ha abbelliti, rendendoli dei quadri. La linea si chiama "art cool gallery"

In pratica un vetro copre lo split, tra vetro e split ci sono delle stampe che possono essere cambiate. Quadri di Klimt, fotografie in bianco e nero, si può personalizzare il quadro come si vuole. Ovviamente all'accensione il vetro deve essere sollevato. Le versioni sono da 9000 e 12000 Btu, sono condizionatori molto silenziosi che in modalità notturna arrivano ad un rumore di soli 22 db.Funzionano anche in inverno per riscaldare in pompa di calore ed hanno una capacità di raffrescamento EER di 3,25.

venerdì 14 giugno 2013

Migliori Marche di Condizionatori d'Aria


Sul mercato si sono affacciate un mucchio di marche che producono condizionatori d'aria. Se prima questo comparto era considerato una nicchia, ora anche aziende che producono elettronica ed elettrodomestici si sono "fiondate" in questo settore che è sempre più fiorente, specie in paesi come l'Italia, in cui l'utilizzo dell'aria condizionata non è totale come negli Stati Uniti.


Le marche quindi sono tante, oggi cercheremo di analizzare le migliori con pregi, caratteristiche e prezzi dei modelli.

Al primo posto, considerata leader indiscussa c'è Daikin. Si tratta di un''azienda giapponese fondata negli anni 20 che ha poi aperto sedi in tutto il mondo, Italia compresa. I suoi condizionatori variano dalle applicazioni industriali, per ufficio a quelle per la casa. Ci sono soluzioni per tutti.
I modelli più costosi per la casa arrivano a superare anche i 1000 euro per un Btu, specialmente quelli che hanno i sensori 3D che riconoscono la presenza di persone nell'ambiente e spostano il flusso d'aria in modo da non "colpire" direttamente. Insomma la qualità e le performance non si discutono, ovviamente prezzo superiore alla media.

Subito dietro potremo collocare un'altra azienda giapponese, la Mitsubishi. Per qualcuno le performance potrebbero essere uguali a quelle di Daikin. Mitsubishi è quella che ha inventato la tecnologia inverter che utilizzano tutti i moderni condizionatori. Prima esistevano solo gli "on-off", ovvero un condizionatore che si accendeva e poi spegneva al raggiungimento della temperatura desiderata e andava avanti così. Con gli inverter i motori non si spengono mai, ma mantengono un consumo ridotto al raggiungimento della temperatura (dobbiamo però aprire una parentesi nel confronto meglio on-off o condizionatori, ne parleremo meglio in un prossimo articolo).

Continuiamo parlando dei "giapponesi". C'è anche Hitachi che in Italia è poco conosciuta. Ancora una volta è un'azienda giapponese. I suoi condizionatori sono molto sofisticati e raggiungono delle performance molto alte con Cop con coefficiente 6 in riscaldamento a pompa di calore e con EER di 5,3 in raffrescamento. Prodotti un pochino costosi.

Dopo questo trio passiamo ad PanasonicLg e Sharp (in foto uno split Sharp AY-XPC12JR). Le collochiamo un gradino più in basso. Sharp e Panasonic, ancora una volta  si tratta di due ditte giapponesi, sono ottime. Forse è un tantino difficile trovare i prodotti nei negozi, ma online la ricerca è facile. Hanno buone soluzioni ad un prezzo un pochino più basso rispetto a Daikin. Lg, azienda coreana, è diffusissima. Condizionatori con un buon compromesso prezzo-qualità e soprattutto una grande diffusione. Facilità di riparazione e ottima assistenza tecnica.

Gli italiani si difendono con la De Longhi, nel comparto dei condizionatori portatili con il suo Pinguino ed Olimpia Splendid, Argo, Vortice e Ariston, la prima di queste ultime tre un pochino superiore in termini di qualità.

I condizionatori cinesi: alcuni sono discreti, altri no. Il oro prezzo basso è una tentazione per tutti e come sappiamo la maggiorparte dei produttori giapponesi ed europei si fa fare gli split in Cina. Perchè non comprare direttamente un condizionatore cinese? L'assistenza e la garanzia prima di tutto. Anche se prodotti in Cina, c'è differenza tra un condizionatore marcato da una nota azienda ed una no.

sabato 8 giugno 2013

Condizionatori senza Unità Esterna, qualche modello

Il motore esterno dei condizionatori è brutto, di questa cosa ne abbiamo già ampiamente discusso. Spesso non è proprio possibile utilizzarlo, vuoi per motivi estetici, che di mancanza di spazio. In questo caso ci vengono in aiuto i condizionatori senza unità esterna. Anche i climatizzatori portatili non hanno la parte esterna, visto che il motore è incassato nel monoblocco, ma con questo articolo focalizzeremo l'attenzione su quelli a muro.

Uno dei maggiori produttori di questo tipo di climatizzatori è Olimpia Splendid, vedi qui per il catalogo. Come funzionano? Dove è andato a finire il motore in questo caso? Sempre nel monoblocco, questa volta dello split che è a muro. E' facile capire dove sfogherà l'aria calda, in un foro praticato nella parete che comunicherà con il mondo esterno. Quindi lo split deve essere montato solo sulla parete perimetrale, oppure su una interna ma che ha dei tubi collegati con il mondo esterno.

Il motore quindi si trova all' interno dell' split. Saranno quindi un tantino più rumorosi di quelli che hanno l'unità esterna.Anche la capacità di raffreddamento è inferiore, ma qualche scotto bisogna pagarlo. Se confrontiamo il modello da 12000 Btu, Unico di Olimpia Splendid, vediamo che la capacità di raffreddamento è di 2,7 (maggiore questo indice, milgliore il rendimento), mentre se prendiamo a riferimento un modello similare di Panasonic, è di 3,4 kw.

In catalogo c'è anche Unico Twin, un climatizzatore senza unità esterna per più ambienti. Il motore si troverà in un unico split che alimenterà anche gli altri. Ovviamente i buchi per l'esterno saranno necessari solo per lo split con il motore, gli altri saranno collegati a quello centrale tramite tubazioni. I due elementi possono lavorare separatamente o insieme. In quest'ultimo caso la potenza sarà divisa per due.

Tutti i condizionatori senza unità esterna funzionano anche in inverno come pompa di calore, mentre è possibile scegliere tra tecnologie On-Off o inverter.

Prezzi per Unico da 9000 Btu a partire da 450 euro.

lunedì 3 giugno 2013

Meglio Condizionatori o Riscaldamento a gas per l'nverno


Quasi tutti i condizionatori d'aria possono essere utilizzati anche nei mesi freddi per produrre caldo. Funzionano come "pompa di calore" invertendo il loro processo termico. Se mettete la mano sul tubo di scarico di un climatizzatore portatile o vicino al motore esterno sentirete del calore. Invertendo questo processo i condizionatori butteranno aria calda all' interno del vostro ambiente ed aria fredda all' esterno, basta spingere il tastino col simbolo del "sole" sul telecomando.

La loro efficienza è ottima, tanto che qualcuno si chiede se non rappresentino delle valide alternative al riscaldamento a gas dei termosifoni, anche perchè il prezzo del gas è clamorosamente salito negli ultimi 5 anni, più della corrente elettrica, vedi i dati dell' Autorità dell'Energia e del Gas.


Per capire quanto ci costa riscaldare una casa per una giornata intera con i condizionatori abbiamo fatto questo esperimento:

il termostato della casa segnava 19 gradi. Abbiamo spento la caldaia autonoma ed iniziato a far andare tutti i condizionatori della nostra casa, 4 split divisi in stanze e corridoi settandoli a 19 gradi. Abbiamo segnato il consumo attuale della casa in termini di kw consumati fino ad allora e siamo usciti di casa, era domenica. Il giorno dopo, quando siamo tornati abbiamo segnato il consumo: 14 kw per 24 ore.

Calcolare quanto costa un kw di corrente non è facile perchè con le tariffe bio orarie costa di meno dopo le 19 ed il sabato e la domenica (Fascia F23). Facciamo una media di 20 centesimi.

20 centesimi x 14 kw fa 2,8 euro. Quindi per riscaldare 24 ore al giorno una casa con 19 gradi costanti costa per un mese ci costa 84 euro.

L'esperimento è stato fatto a Roma a febbraio con minime di 5 gradi e massime di 13. C'è da dire che i condizionatori possono essere anche tenuti spenti quando non ci siamo ed essere programmati 30 minuti prima del nostro rientro, visto che sono molto veloci a riscaldare. Ovviamente in quel caso consumano di più dovendo riscaldare un ambiente più freddo. 

Ora fate le vostre considerazioni confrontando le bollette, la casa è di 80 mq circa.

mercoledì 29 maggio 2013

Il dimensionamento dei Condizionatori D'Aria

Abbiamo finalmente preso la decisione di comprare un condizionatore d'aria. Non ce la facciamo più a sopportare il caldo afoso che ci opprime. Per la notte, per il giorno, per non avere tutta quell' umidità che non ci fa a dormire. Ora però ci si pone un problema: come dimensionare il condizionatore. Che "taglia" scegliere. Cerchiamo di fare un po' di chiarezza e dare delle spiegazioni sempici.

La "potenza" dei condizionatori è espressa in BTU, che sta per British Termal Unit. Se vi va di capirne il significato tecnico andate su Wikipedia. A noi basta sapere che più è grande questo valore maggiore sarà la sua capacità di raffreddamento o riscaldamento. 

Però non basta. Dobbiamo dare anche un'occhiata ad un altro indice: EER (Energy Efficiency Ratio). Si tratta di un valore compreso tra 1 e 10 ed indica il numero dei Kw necessari al condizionatore per produrre Kw equivalenti di freddo, per approfondimenti vai qui

Ovviamente più è alto e maggiore sarà la “potenza raffreddante" ma ciò comporta anche un consumo maggiore. Se il condizionatore lavora per fare caldo, come pompa di calore, dobbiamo tenere sott'occhio il COP (Coefficient Of Performance).

Quindi ok per il Btu, maggiore è questo numero più capacità di raffreddare del condizionatore, ma a parità di Btu sarà più performante quello che ha l'EER maggiore.


Come dimensionare il condizionatore:
dobbiamo tenere a mente alcune cose:
-il numero di persone che soggiorna nella stanza da raffreddare;
-l'altezza dei soffitti;
-l'esposizione della stanza (se ha muri esterni in cui batte il sole, se il soffitto non ha altri appartamenti sopra e ci batte il sole ecc..);
-la temperatura che raggiunge la stanza senza condizionatore;
-se all' interno ci sono fonti di calore come computer che scaldano, forni ecc.


Ovviamente tutte queste cose "limitano" le performance dei condizionatori. Diciamo che in condizioni normali, senza eccessive fonti di calore, con muri in cui ci batte il sole per metà giornata, un condizionatore da 9000 BTU è sufficiente anche per 40 mq. 

PROVATO E TESTATO: nella mia casa ho installato un condizionatore in una stanza di 15 mq in un attico dove ci batte il sole tutto il giorno. Accendendolo, riesce a raffrescare anche la stanza adiacente di 25 mq.

Sovradimensionare: qualcuno consiglia anche di "sovradimensionare" per far lavorare "comodamente" un condizionatore, ovvero al minimo, di potenza superiore, potrebbe essere un'idea.

domenica 26 maggio 2013

Meglio Condizionatori o Ventilatori

C'è un forte accanimento contro i condizionatori da una buona parte dei consumatori, specialmente da quelli più "ecologisti". In effetti è vero, l'aria condizionata fa una grande uso e spreco di energia elettrica ed è una delle principali imputate nell' incredibile aumento nelle richieste di carico elettrico durante l'estate, specialmente in quelle torride. Ci sembrano lontani i tempi in cui in casa non erano presenti questi enormi mostri che sputano aria fredda, così come lontani i tempi in cui i nostri bei palazzi non erano deturpati dai motori che spuntano nei balconi o accanto alle finestre. C'è un'alternativa per non passare l'estate al caldo? Si può fare a meno dell' aria condizionata?

L'alternativa c'è ed è rappresentata dai cari e vecchi ventilatori, che nel frattempo si sono evoluti. A colonna, a pavimento, ma sono soprattutto i ventilatori a soffitto quelli ad essere preferiti dai consumatori italiani. In effetti fanno il loro dovere, smuovono l'aria anche se non abbassano la temperatura e non tolgono l'umidità. Quelli a soffitto poi tendono a ricacciare in basso il calore, che notoriamente tende ad andare verso l'alto per il fenomeno della convenzione termica

Torniamo a focalizzare la nostra attenzione sul consumo dei ventilatori: è veramente esiguo. Quelli piccolini, da tavolo, assorbono 20-30 watt, quelli a pale da soffitto al massimo si spingono a 80 watt alla massima velocità. I condizionatori invece spuntano anche 1000 watt, è logico capire come il consumo si riduce in maniera drastica utilizzando i ventilatori al posto dei condizionatori. Se calcoliamo che un kilowatt di energia nell' ora di punta, durante il giorno, costa tra 1 15 e 20 centesimi, capiamo come 10 ore di consumo di un condizionatore costano anche 2 euro contro i 30 centesimi di un ventilatore.

Come detto grande successo stanno ottenendo i ventilatori da soffitto: si installano in maniera semplice al posto del lampadario e la luce può essere collocata nella plafoniera di cui sono dotati. Ce ne sono di tutti i colori e con materiali come plastica, alluminio o legno. Per ogni tipo di design, dall' etnico al moderno. Il prezzo di un ventilatore a soffitto è compreso tra 50 e 130 euro e possono essere regolati anche da un telecomando.

Quelli a colonna si installano a terra e hanno un prezzo un pochino più basso: le marche più famose: Orieme, Vortice, Bimar, Nordik, Beghelli.

sabato 18 maggio 2013

Quanto costa installare un Condizionatore

Installare un condizionatore non è una cosa che possiamo fare da soli, ovviamente se tralasciamo quelli portatili. C'è bisogno di un tecnico specializzato, che abbia gli strumenti idonei, uno su tutti la pompa per il vuoto, che serve a mantenere il vuoto nei tubi di collegamento tra split e motore.

Non c'è niente di particolarmente complicato per chi sa fare il suo lavoro e, se le cose sono semplici, nel giro di mezzora hano finito l'installazione. Per niente di complicato intendiamo un installazione spalla-spalla chiamata anche muro-muro, ovvero lo split nella parte interna e nella parte esterna il motore, con una distanza massima tra i componenti di due metri.

Quello che ci vuole sono gli stop a muro per lo split e le staffe esterne per reggere il motore, le canaline esterne proteggono i fili dell' elettricità. Il costo delle staffe solitamente è richiesto a parte, la spesa non può superare i 30 euro. Ci vuole poi un po' di filo elettrico per connettere il condizionatore alla presa che solitamente è in basso e lo split al motore.

Per un'installazione di questo genere non possono chiedervi più di 150-180 euro Questo è il costo medio che si spende a Roma, al sud d'Italia, in città come Bari, Napoli e Palermo di spendono anche 100 euro, di più a Milano o Torino con prezzi medi di circa 250 euro.

Situazioni più complicate sono quelle che richiedono una maggiore distanza tra split e motore, in questo caso potrebbero chiedervi un costo maggiore per ogni metro in più di distanza. Oppure se il motore deve essere installato in una zona particolarmente difficile da raggiungere dove magari c'è bisogno di una scala oppure di un elevatore.

 Per ottenere  i migliori risultati, utilizzare il condizionatore d'aria della finestra per raffreddare l'aria in solo una o due stanze della casa.

Come montarlo

Seleziona una finestra nella tua casa per installare il condizionatore, avendo cura di rimuovere qualsiasi mobile davanti alla finestra. Si consiglia inoltre di avere una presa elettrica vicino alla finestra in cui si desidera installare l'unità.

Rimuovere il davanzale dalla finestra se è danneggiato e installarne uno nuovo altrimenti non può sostenere il peso del condizionatore d'aria. La prima cosa che devi fare è aprire la finestra. Prendere la staffa di supporto che si trova nella confezione del condizionatore d'aria e installarla secondo le istruzioni del produttore. Fare attenzione a rovinare in modo sicuro e corretto utilizzando un livello.
Porta il condizionatore d'aria e mettilo dentro il supporto di metallo. Fai attenzione perché l'unità non è affatto facile. Far scorrere la finestra chiusa e vedere se si adatta correttamente. Segna il punto in cui la finestra tocca l'unità del condizionatore d'aria e riapri la finestra. Usa la schiuma speciale e spruzzala lungo il segno che hai fatto. Se c'è qualche discrepanza tra la finestra e l'unità di aria condizionata, provare a risolverlo.

Ci sono casi in cui le estensioni laterali di un condizionatore d'aria devono essere avvitate nel muro. Per essere sicuro che il tuo condizionatore non possa sfuggire dall'interno della casa, applica un po 'di calore attorno alla finestra.

giovedì 16 maggio 2013

Condizionatori Portatili consigli per l'acquisto

Una delle cose che più limita l'utilizzo dei condizionatori d'aria è la loro scomodità ed ingombro. Sono grossi, pesanti e brutti da vedere, soprattutto il motore, che va installato all'esterno. Aggiungiamo pure che molti condomini, per problemi di estetica, non ne permettono il montaggio per cui dobbiamo rinunciare all'aria condizionata? No. L'alternativa è rappresentata dai condizionatori portatili. Non hanno il motore esterno visto che sono realizzati in un unico blocco.

Cerchiamo di capirci qualcosa in più e di dare qualche consiglio a chi è in procinto di acquistarne uno. Come sappiamo, è bene però rinfrescare la memoria, i condizionatori d'aria classici, quelli a muro o parete sono composti da due parti. Lo split interno che raffredda l'ambiente ed il motore esterno che caccia l'aria calda esternamente. Quest'ultimo è quello che fa il lavoro sporco visto che agisce anche da “compressore” portando il gas R410 allo stato liquido utile per il raffrescamento.

Come detto il condizionatore portatile ha tutto al suo interno, sia motore che split. Esce aria fredda che rinfresca ma anche aria calda che dobbiamo buttar fuori. E qui non si scappa. L'aria calda non può essere rimessa in circolazione nell' ambiente, altrimenti tutto il processo di raffreddamento fa a farsi friggere. Quindi TUTTI I CONDIZIONATORI PORTATILI SONO DOTATI DI TUBO DI SCARICO DI ARIA CALDA. E' chiaro che questo tubo deve essere collegato all' esterno. I modi per farlo sono quelli di :
-accostare la finestra quel tanto che basta per farci passare il tubo (sconsigliato perchè entra un po' d'aria calda dall'esterno);
-praticare un foro nella finestra del diametro del tubo e infilarcelo dentro (soluzione migliore);
-prendere una tavola di legno della larghezza della finestra praticando un foro. Si abbassa la tapparella fino a che non si incontra la tavola.

Insomma ognuno troverà la sua soluzione. I condizionatori portatili sono una buona alternativa quando proprio non si può installare il motore esterno, sono pratici, possono essere spostati da una parte all' altra della casa. Convengono? Se parliamo di prestazioni, no. Non possono competere con uno split fisso. Anche se i nuovi modelli sono anche Inverter, non riescono, sia i termini di prestazioni che quindi di consumi, a stare dietro ai classici condizionatori. Inoltre sono piuttosto rumorosi, il motivo è chiaro, hanno il motore nel blocco, mentre gli split ce l'hanno all' esterno.

Prezzi: piuttosto contenuti quelli dei modelli economici, si parte da 250 euro per un 8000 Btu, che non è un 8000 Btu di un condizionatore fisso, ma molto meno potente. Si arriva anche a 1000 euro.

Marche dei condizionatori portatili: il più famoso è il Pinguino De Longhi, ci sono anche però i prodotti di Olimpia Splendid e varie marche come Zephir e Argo.

martedì 14 maggio 2013

Come ricaricare il condizionatore d'Aria

Ormai abbiamo tutti almeno un condizionatore d'aria nella nostra casa o nel nostro negozio. E' lì magari da parecchi anni, ma in alcuni casi non sembra più funzionare come una volta, ovvero non crea più tanto freddo. Dobbiamo effettuare una ricarica del gas? Svolgere un qualche tipo di manutenzione? Diciamo che girano tante voci circa la "ricarica" dei condizionatori, il più delle volte di leggende metropolitane si tratta. Facciamo un passo indietro.

I condizionatori d'aria utilizzano un gas, il R401A, considerato atossico (fino ad un certo punto). Questo gas viene trasformato dal compressore in un liquido che poi si raffredda ed esce dalle bocchette per diventare aria fredda. Il gas è caricato all'interno del condizionatore e messo in pressione all'interno della circuiteria in rame che connette il motore esterno con lo split interno. In questo circuito NON CI DEVONO ESSERE PERDITE e quindi se non ci sono perdite il gas non scompare, quindi NON CI SARA' MAI BISOGNO DI UNA RICARICA. Quindi diffidate da chi vi chiede 100 euro per una ricarica di cui non c'è bisogno. Paradossalmente se ne avete bisogno significa che il sistema ha delle piccole fessurazioni e che quindi c'è bisogno di dargli una controllatina.

Domanda: perchè sull'automobile effettuiamo una ricarica dopo tot anni? Proprio perchè qui il gas lo perdiamo grazie alle vibrazioni dell'auto. Il sistema va ricaricato.

Quindi per finire, nessuna ricarica da fare, però ricordate di pulire i filtri, quello sì, trattengono polvere, sporco e altro e se sono intasati limitano le prestazioni del condizionatore.

Che cos'è e come funziona un condizionatore d'Aria

In Italia il boom dei condizionatori d'aria c'è stato negli ultimi 10 anni. Ci riferiamo al settore "home" ovvero ai prodotti utilizzati nelle nostre case. Negli uffici e nei luoghi pubblici la storia parte da più lontano. E' quindi abbastanza "scontato" il funzionamento di un condizionatore, visto che ormai ne conosciamo tutti la forma ed il suo utilizzo. E' bene però dare una rinfrescata per capire tutti gli aspetti del processo del "raffreddamento" dell' aria per scegliere in maniera adeguata il prodotto che fa per le nostre esigenze.

Senza andare troppo indietro nel tempo, i moderni condizionatori sono stati portati sul mercato agli inizi del 900, ovviamente negli Stati Uniti. Il funzionamento è piuttosto semplice. Un fluido, nel nostro caso il gas 410a, viene compresso e poi portato dal condensatore allo stato liquido dove perde il suo calore e quindi raffreddato. Poi esce dalle bocchette. Lo abbiamo spiegato in maniera semplice. Dove va a finire il calore? Da qualche parte per forza. Ecco infatti che TUTTI I CONDIZIONATORI DEVONO AVERE UNO SFOGO ESTERNO PER MANDAR VIA L'ARIA CALDA. Solitamente ci sono dei condotti esterni che cacciano l'aria calda.

Il motore: il condizionatore a muro, quelli che vediamo appesi alle pareti sono composti da: split e motore esterno. I due sono collegati tra loro. Purtroppo il motore esterno di deve esser per forza, a meno che non utilizziamo i condizionatori portatili che sono monoblocco, ma estremamente limitati nel loro lavoro, ne parleremo in un prossimo articolo.

Altra grande distinzione e nei condizionatori a pompa di calore e quelli "solo freddo". In commercio ormai sono quasi tutti a pompa di calore, ovvero funzionano anche d'inverno per produrre calore, basta invertire il ciclo termodinamico.

Inverter oppure ON-OFF: ormai sono quasi tutti inverter, costano di più ma fanno risparmiare sulla bolletta elettrica. Inverter significa che il condizionatore è sempre acceso, lavora al minimo quando raggiunge la temperatura desiderata. ON-OFF si spenge e accede costantemente.

I prezzi: un condizionatore a muro costa poco. Da 300 euro in poi, dipende dal modello e dalla potenza espressa in BTU (Solitamente 9000 o 12000 per ambienti fino a 50 mq).

I consumi: i condizionatori consumano molto. Bisogna stare attenti nel loro utilizzo. Un 9000 Btu consuma dai 500 ai 1000 watt l'ora. Dipende da quante ore lo utilizziamo e dalla temperatura che intendiamo raggiungere. Non esageriamo con il freddo. D'estate vanno bene anche 23 gradi in casa e non 19.

L'installazione: per installarlo c'è bisogno di un professionista qualificato che disponga della pompa del vuoto, ovvero di un attrezzo che crei il "vuoto" attorno e all'interno dei tubi, altrimenti ci potranno essere perdite che inficeranno nel funzionamento. Solitamente il costo di un installazione  di 150-200 euro escluse 30 euro di staffe per il motore esterno. Ovviamente se si tratta di un'installazione semplice, spalla-spalla muro con una distanza massima di 2, 2.5 metri tra split e motore.

Quale marca scegliere: un nome sopra tutti negli anni è simbolo di professionalità. Si tratta di DAIKIN, costano di più ma sono molto efficienti. Dietro c'è LG che gode di un'ottima assistenza e affidabilità. Poi ci sono Samsung, Mitsubishi,Panasonic, Sharp gli italiani di Olimpia Splendid, Ariston e DE LONGHI.